…STARE A GUARDARE IL FLUSSO DELL’ENERGIA O TUFFARCI DENTRO… (PANTA REI)

La Santa Casa di Loreto

Studi recenti e verità storica
(Quadro storico del tempo in cui la Santa Casa fu traslata)

Dopo numerosi ed approfonditi studi e dopo scavi eseguiti sotto la Santa Casa, gli specialisti, tra cui va ricordato padre Santarelli, hanno trovato una nuova, storica spiegazione degli avvenimenti che va oltre la leggenda, eppur poi si lega con la tradizione tramandata da secoli in maniera... mirabolante! Sempre dietro le leggende si nascondono fatti…

1) Per prima cosa è stato verificato con sicurezza che le tre pareti sono DAVVERO quelle della casa di Maria a Nazaret, come dimostra la coerenza delle tre pareti di Loreto con ciò che è rimasto a Nazaret ed è visibile ancora oggi: infatti, le dimensioni dell'abitazione coincidono con quelle delle "fondamenta" rimaste a Nazaret dove prima si trovava la Casa. Inoltre, la tipologia dei mattoni e dei conci e la presenza di particolari graffiti sugli stessi mattoni portano alle caratteristiche case della Palestina al tempo di Maria e Gesù; in particolare, il fatto che tutte le pietre della Casa sono ancora saldate dalla malta che si usava in Palestina, ovvero un misto di solfato di calcio idrato (gesso) impastato con polvere di carbone di legna secondo una tecnica nota in Palestina duemila anni fa, ma mai impiegata in Italia.

2) I fatti storici quindi. Fu che al tempo della riconquista musulmana della Palestina, proprio per salvaguardare una reliquia così preziosa, i Crociati (Templari) avrebbero smontato la Santa Casa, che sarebbe stata trasportata in occidente, secondo i studi dell’accademico e ricercatore storico greco Haris Koudounas con prima tappa -tramite il Ducato di Atene- direttamente nel monastero delle Porte Grandi, oggi chiamato “Porta Panagià” sito alla città di Pyli in Tessaglia, nella località di Aspropotamos, dell’antica Illiria a cui fa cenno tra gli altri, il Teramano, il quale parla di un “certo qual castello detto Fiume” (ποταμός) “potamòs” in greco, che potrebbe essere proprio “Aspropòtamos” (Fiume bianco). Il tutto con l'aiuto della potente famiglia bizantina degli Angelo-Comneno che in quel periodo regnava su gran parte della Grecia, compresi i territori del Ducato di Atene con la Duchessa Elena Angelo Comneno Ducas, il Despotato dell’Epiro con Niceforo Angelo Comneno e la Tessaglia con Giovanni Angelo Comeno Ducas, padre di Elena e fratellastro di Niceforo. Sì, sono proprio questi i nostri “ANGELI” in carne ossa (poi mitizzati dalla tradizione popolare), che promossero e finanziarono una così complessa e importante operazione, nel nome della grande devozione mariana che ha sempre caratterizzato gli Angelo-Comneno, la Chiesa d’Oriente e, non ultimi, i cavalieri Templari.

3) Fu così infatti, che la Santa Casa, squadrata da maestri muratori della milizia del tempio, tagliata in blocchi e poi caricata su robusti legni templari, fu trasportata in varie località, sino a quella che poi sarà la sua sede definitiva. Luoghi come “santificati” dalla sua presenza. Tante le vicende e le vicissitudini. Una via lunga e intricata, con tante tappe, in luoghi intrisi di bellezza e misticismo, tutti da valorizzare.

E’ su questa STORIA, sulla sua bellezza e profondità, sul suo misticismo e la sua importanza culturale, che si formula la seguente idea progettuale…

A seguito degli studi condotti da padre Giuseppe Santarelli, direttore della Congregazione universale della Santa Casa di Loreto, e dal ricercatore storico greco Haris Koudounas,
dell’Accademia Angelico Costantiniana di Roma, si è definitivamente accertato che la casa abitata dalla famiglia della Vergine Maria a Nazaret, dove venne annunciata la nascita miracolosa di Gesù, fu traslata a Loreto nel 1294 dalla famiglia degli Angelo-Comneno Ducas, imperatori di Bisanzio e successivamente despoti di Epiro e Tessaglia. Prima di giungere nelle Marche, la Santa Casa fu custodita dal despota Giovanni Angelo-Comneno, a Pili, in Tessaglia, presso la basilica di Porta Panagia, eretta a questo scopo e tuttora esistente. In quella occasione del settimo centenario della fondazione dell’attuale
Basilica Pontificia, si è concretizzata “La Via degli Angeli”, quella Via culturale, storica e religiosa del pellegrino cristiano che desidera conoscere la storia del trasporto delle sante reliquie della Santa Casa di Nazaret.

E ripercorrere…

E’ la Via dell’itinerario del trasporto della Santa Reliquia Mariana che collegherà in primo luogo la Terra Santa con Le Marche (Loreto) attraverso la Grecia (Atene, Meteora, Pili ed Arta,) ed in seguito quei paesi già facenti parte dell’impero bizantino. E’ la “Via Maestra” dove possono nascere e svilupparsi nuovi collegamenti con varie città non solo della Grecia ma di tutta l’area balcanica. E’ la Via dove il tempo si fermerà per farci tornare indietro, per semplificare la nostra vita e per dare la possibilità agli interessati di trovare la fede e/o la Verità che ognuno di noi porta dentro di sé. Tutto questo, per ricollegare i luoghi sacri ed i popoli che una volta erano i “protagonisti del mondo bizantino”, ora chiamati per ricostruire un nuovo legame stabile e forte, un nuovo ponte tra l’Occidente e l’Oriente.

Nessun commento ancora

Lascia un commento